martedì 29 gennaio 2013

La classe A anche con tipologia in tradizionale


Quando si parla di case ad alta efficienza energetica la prima immagine a cui molti pensano sono le case in legno prefabbricate, meno frequentemente si pensa alle case in muratura tradizionale ben più comuni sul territorio italiano.
Costruire in classe “A” avvalendosi di tecniche tradizionali, è stata l’idea percorsa e trasformata in realtà a Quinzano d’Oglio (BS) dove su progetto architettonico e strutturale Studio Tecnico Valsecchi, GreenLab ha elaborato il progetto energetico. La costruzione a fine novembre 2012 ha ottenuto la targa energetica di classe “A” rilasciata da Regione Lombardia. Queste sono abitazioni private che, secondo i calcoli realizzati con il software Cened+ 1.2 di Regione Lombardia, si caratterizzano per un fabbisogno energetico di 26,22 kWh/m2anno, che corrisponde ad una spesa di circa 2,40 euro annui per ogni metro quadrato di superficie riscaldata.
La tecnica costruttiva adottata è quella basata sul laterizio e cemento armato, tipica del nord Italia, tipologia che conserva i vantaggi della flessibilità, con possibilità di modifiche in corso d’opera o a distanza di tempo.
Una struttura tradizionale sulla quale però sono state inserite molteplici soluzioni progettuali che, sommandosi, permettono di abbattere il consumo energetico: dagli spessori del cappotto esterno e della copertura ai serramenti in triplo vetro, dalla coibentazione delle murature controterra al controllo dei ponti termici, come angoli, balconi, tettucci o marciapiedi esterni. E, ancora, riscaldamento a pavimento, caldaia solare e impianto di ventilazione meccanica controllata con recupero del calore.
Un’attenzione ad ogni particolare che ha consentito di ottenere un prodotto innovativo dal valore aggiunto evidente, che andrà sul mercato ad un costo stimato nel 10-15% superiore a quello di costruzioni di pari livello ma non in classe “A”.
Costruire in classe “A” sarà l’imperativo del futuro prossimo dell’edilizia. Con la legge n.7 del 18 aprile 2012, la Regione Lombardia intende anticipare le prescrizioni della Direttiva Europea 2010/31/CE in materia di efficienza energetica, spostando dal 2020 al 2015 l’obbligo di costruzione di “edifici ad energia quasi zero”, per edifici sia pubblici che privati.

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