domenica 4 agosto 2013

Fa caldo? Migliora il comportamento estivo della tua casa!

Anche quest'estate é arrivata l'ondata di caldo. É naturale, é estate, non bisogna stupirsi.

Questo non vuol dire che non si possa fare nulla per mitigare gli effetti del caldo sulla vita di tutti i giorni. E' possibile migliorare il confort degli ambienti e ridurre i consumi energetici per la climatizzazione agendo sugli edifici in cui viviamo.



Le nostre case ed i nostri uffici possono migliorare il loro comportamento in regime estivo ad esempio tramite un miglioramento delle pareti e delle coperture, che devono essere dotate di adeguata inerzia termica oppure agendo sulle schermature delle finestre al fine di garantire un sufficiente apporto di luce ma senza sovraccarichi termici. E' importante anche ottimizzare la ventilazione sia naturale che meccanica, per sfruttare il raffrescamento notturno così come è possibile ridurre i carichi termici interni.



Questi interventi devono essere pianificati tramite un'opportuno studio, per evitare sprechi di denaro e risorse.



GreenLab è in grado di studiare le possibilità di miglioramento del comportamento estivo degli edifici, valutando caso per caso quali siano gli interventi con miglior rapporto costi-benefici, ricorrendo se necessario anche alle più evolute tecniche di simulazione termica dinamica.

mercoledì 31 luglio 2013

Nuova vita per la torre Tintoretto: la proposta di GreenLab


Negli anni scorsi sembrava segnato il destino della Torre Tintoretto di San Polo.
Col passare del tempo l'ipotesi di abbattimento è andata allontanandosi ed ora sembra sempre più remota anche quella dell'alienazione da parte del Comune di Brescia.


L'amministrazione comunale deve quindi cogliere l'occasione che si presenta, dato l'avvenuto sgombero degli abitanti dell'edificio, per procedere ad una radicale riqualificazione della Torre.


GreenLab ha elaborato alcune proposte per la riqualificazione, che sono state sintetizzate nel progetto che ha partecipato al concorso di idee sul tema organizzato dell'Ordine degli Ingegneri di Brescia. Il progetto si è classificato quarto su 53 partecipanti.



Le idee chiave del progetto sono:

- il drastico abbattimento dei consumi energetici dell'edificio, mediante l'isolamento dell'involucro, la creazione di un sistema di serre solari, la ventilazione meccanica con recupero calore, il riscaldamento con impianto geotermico e pompe di calore e ampio ricorso a fonti di energia rinnovabile



- la trasformazione dell'edificio in un hub urbano, dove trovino spazio oltre alla residenza anche altre funzioni quali alloggi per studenti, spazi per associazioni, servizi sociali


- il rafforzamento della connessione con la città tramite piste ciclabili sicure e metrobus


- la connessione con il quartiere e la facilità di accesso alla torre da realizzarsi mediante la riqualificazione della piastra antistante, dove saranno inseriti spazi per botteghe ed orti urbani e che sarà rivista introducendo delle rampe per facilitarne l'accesso

- ampio spazio dedicato al verde sia nella piazza, che sulle facciate con l'introduzione di verde verticale e in copertura con un tetto giardino

In questo modo la riqualificazione della Torre può configurarsi come un progetto pilota per la più complessiva rigenerazione urbana dell'intera città di Brescia.

venerdì 12 luglio 2013

Piani d'Azione per le Imprese: la sostenibilità del mondo industriale

GreenLab ha elaborato dei "Piani d'Azione per le Imprese" per alcune aziende di San Giuliano Milanese, inserite nel comparto di Sesto Ulteriano.
I piani sono stati elaborati nell'ambito di un progetto di  Legambiente Lombardia e Comune di San Giuliano  Milanese, finanziato da Fondazione Cariplo.
L'obiettivo è la riduzione dell'impatto ambientale delle aziende. Migliorare le performance ambientali che non deve essere visto come un extra costo per le imprese, ma al contrario come una opportunità economica e di miglioramento della qualità della vita dei dipendenti.
I Piani d'Azione hanno visto lo studio dello stato di fatto e l'elaborazione di azioni concrete di intervento in vari ambiti: energia, mobilità, rifiuti, acqua e mitigazioni ambientali.


venerdì 5 aprile 2013

Approvato il primo PAES con azioni proposte da GreenLab







Alcune settimane fa scrivevamo dell’importanza della pianificazione energetica su scala territoriale, citando i PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) come un punto fondamentale di raccordo tra le politiche energetiche dell’Unione Europea ed il cittadino.
Oggi possiamo annunciare che è diventato realtà il primo PAES elaborato con il supporto tecnico di GreenLab.
E’ il piano del Comune di Decimomannu, in Provincia di Cagliari, realizzato in collaborazione con Ecometrics, Terraria e Intera.
L’obiettivo minimo di un PAES è la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. A Decimomannu, assieme ai cittadini e all’Amministrazione Comunale, si è scelto di fare di più arrivando ad una riduzione del 35% procapite delle emissioni. Questo significa una riduzione da 2.64 t/ab a 1.70 t/ab di CO2 emesse all’anno.
Riduzione delle emissioni per settore
Per raggiungere l’obiettivo il Comune di Decimomannu dovrà agire sul proprio patrimonio immobiliare (riqualificazione energetica delle scuole e degli altri edifici pubblici, installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture) e rinnovare il parco di illuminazione pubblica (usando ad esempio luci a led).
Questi interventi però possono arrivare a coprire solo il 10% circa dell’obiettivo. Il resto delle azioni deve essere a messo in atto dei privati.


Come può l’amministrazione comunale spronare i cittadini a riqualificare i propri immobili? Come dare al PAES la possibilità di essere non solo una bella idea di futuro, ma anche un piano effettivamente realizzabile?
Abbiamo individuato due strumenti principali per questo scopo. Il primo è una revisione del regolamento edilizio comunale che imponga obblighi stringenti per il fabbisogno energetico delle nuove costruzioni, dato che il Comune di Decimomannu prevede un significativa area di espansione residenziale.


Il secondo strumento è uno Sportello Energia di consulenza per i cittadini. Allo Sportello Energia la popolazione potrà rivolgersi gratuitamente per avere informazioni circa gli incentivi, le pratiche burocratiche da compiere e le priorità per la riqualificazione energetica dei propri edifici.
Con l’azione congiunta di pubblico e privato l’ambizioso obiettivo del PAES sarà a portata di mano.

sabato 2 marzo 2013

Risparmio energetico su scala territoriale


La consapevolezza dell’importanza di intervenire sulla propria casa per ridurne i consumi energetici inizia ad essere diffusa anche in Italia. Forse l’aumento dei costi dei combustibili ha dato un contributo in tal senso, unitamente agli incentivi statali. Nonostante questo, il processo di riqualificazione dell’esistente sta procedendo molto, troppo, lentamente.

Proseguendo con i ritmi attuali difficilmente si riuscirà a rispettare l’obiettivo europeo (e necessità sociale ed ambientale) di riduzione del 20% dei consumi energetici entro il 2020. Per farlo è necessario un salto di qualità dell’azione pubblica, va colmato quel vuoto tra gli obblighi normativi nazionali e regionali e l'impegno dei singoli cittadini.

E’ dunque necessaria un'azione su scala territoriale promossa in primo luogo dai Comuni, che sono la naturale interfaccia tra il cittadino e lo Stato. E’ auspicabile che i Comuni, o meglio ancora che raggruppamenti di Comuni, si dotino ad esempio di un allegato energetico al regolamento edilizio comunale che "sproni" ulteriormente alla riduzione dei consumi, e si prendano realmente in carico della loro funzione di controllo nel rispetto delle normative sovraimposte, che si dedichino, e questo è fondamentale, alla formazione ed informazione dei cittadini e dei tecnici per renderli realmente consapevoli delle potenzialità insite nel recupero energetico degli edifici.

Queste azioni devono essere inquadrate in piani energetici comunali e sovracomunali che traccino la via da seguire per la riduzione dei consumi. In questo senso la massiccia adesione al Patto dei Sindaci (www.pattodeisindaci.eu) dei Comuni Italiani è un fatto incoraggiante, allo stato attuale però l’adesione rischia di essere solo formale. Bisogna trasformare in azioni concrete gli impegni presi sulla carta.

E’ chiaro che in questo periodo di dissesto economico delle amministrazioni locali è un grande sforzo quello che si auspica, però il tema del risparmio energetico deve diventare priorità all’interno della pianificazione locale. Perché l’emergenza ambientale ed energetica è adesso e la soluzione richiede tempo ed impegno per essere messa in atto.

sabato 2 febbraio 2013

GreenLab parteciperà all'edizione 2013 del meeting immobiliare di Brescia

GreenLab sarà presente al meeting immobiliare del 16 e 17 marzo a Brescia, per mostrare un modo nuovo e più rispettoso dell'ambiente di fare edilizia, per ricordare che al centro della progettazione devono essere posti la qualità dell'abitare e l'abbattimento dei consumi energetici.
Nelle prossime settimane daremo indicazioni sulla posizione dello stand.
Intanto segnatevi in agenda: 16 e 17 marzo, fiera di Brescia, venite ad incontrare GreenLab. www.greenlabnet.it

giovedì 31 gennaio 2013

Notifica presenza di amianto in strutture o luoghi



Scade oggi 31/01/2013 l’obbligo di notifica al Dipartimento di Prevenzione Medica della Asl di competenza territoriale della presenza amianto nelle strutture o negli impianti dei fabbricati esistenti in Regione Lombardia. La notifica deve essere fatta attraverso la compilazione del MODULO NA/1 da parte del proprietario o dell’amministratore. La compilazione è molto veloce e prevede 8/9 punti.
  • dati del dichiarante,
  • indirizzo del sito,
  • la destinazione d’uso,
  • il luogo dove è presente l’amianto,
  • se è confinato o meno (è confinato se l’amianto è completamente separato dall’ambiente da una barriera fisica permanente)
  • se il sito è accessibile,
  • una piccola tabella che richiede l’anno di posa, la quantità, la superficie esposta, se è danneggiato più o meno del 10% e la condizione di friabilità,
  • se vi è una qualche attività o il sito è dismesso,
  • se è stato programmato un intervento di bonifica.
Una volta compilato deve essere datato e firmato e quindi trasmesso all’ASL di competenza tramite posta ordinaria R/A, posta elettronica certificata PEC o fax allegando una fotocopia della carta d’identità del dichiarante. Alcune ASL hanno posticipato la data entro cui consegnare la notifica quindi consigliamo di telefonare e chiedere informazioni a riguardo.
La presenza di amianto è una componente molto nociva e un’opera di completo smaltimento del materiale apporterebbe un grande beneficio per l’ambiente. Inoltre fino al 30 giugno 2013 è possibile usufruire della agevolazione del 50% per le ristrutturazioni anche in caso di smaltimento dell’amianto.
 

 
link per saricare il modello NA/1 preso dal sito del Comune di Sale Marasino (BS) che ringraziamo.
http://www.comune.sale-marasino.bs.it/App_Functions/DB_File.asp?Id=259822

martedì 29 gennaio 2013

La classe A anche con tipologia in tradizionale


Quando si parla di case ad alta efficienza energetica la prima immagine a cui molti pensano sono le case in legno prefabbricate, meno frequentemente si pensa alle case in muratura tradizionale ben più comuni sul territorio italiano.
Costruire in classe “A” avvalendosi di tecniche tradizionali, è stata l’idea percorsa e trasformata in realtà a Quinzano d’Oglio (BS) dove su progetto architettonico e strutturale Studio Tecnico Valsecchi, GreenLab ha elaborato il progetto energetico. La costruzione a fine novembre 2012 ha ottenuto la targa energetica di classe “A” rilasciata da Regione Lombardia. Queste sono abitazioni private che, secondo i calcoli realizzati con il software Cened+ 1.2 di Regione Lombardia, si caratterizzano per un fabbisogno energetico di 26,22 kWh/m2anno, che corrisponde ad una spesa di circa 2,40 euro annui per ogni metro quadrato di superficie riscaldata.
La tecnica costruttiva adottata è quella basata sul laterizio e cemento armato, tipica del nord Italia, tipologia che conserva i vantaggi della flessibilità, con possibilità di modifiche in corso d’opera o a distanza di tempo.
Una struttura tradizionale sulla quale però sono state inserite molteplici soluzioni progettuali che, sommandosi, permettono di abbattere il consumo energetico: dagli spessori del cappotto esterno e della copertura ai serramenti in triplo vetro, dalla coibentazione delle murature controterra al controllo dei ponti termici, come angoli, balconi, tettucci o marciapiedi esterni. E, ancora, riscaldamento a pavimento, caldaia solare e impianto di ventilazione meccanica controllata con recupero del calore.
Un’attenzione ad ogni particolare che ha consentito di ottenere un prodotto innovativo dal valore aggiunto evidente, che andrà sul mercato ad un costo stimato nel 10-15% superiore a quello di costruzioni di pari livello ma non in classe “A”.
Costruire in classe “A” sarà l’imperativo del futuro prossimo dell’edilizia. Con la legge n.7 del 18 aprile 2012, la Regione Lombardia intende anticipare le prescrizioni della Direttiva Europea 2010/31/CE in materia di efficienza energetica, spostando dal 2020 al 2015 l’obbligo di costruzione di “edifici ad energia quasi zero”, per edifici sia pubblici che privati.

mercoledì 16 gennaio 2013

Bauphysik per la progettazione evoluta degli edifici


Spesso mi chiedono “di cosa ti occupi”. La risposta non è immediata, definire esattamente il mio lavoro, incasellandolo in una delle “categorie” di tecnici più consolidate, non è facile. Posso dire di saper calcolare il fabbisogno energetico di un edificio, progettare l’involucro di una casa per garantire il confort acustico dei suoi abitanti, conoscere i meccanismi di risposta strutturale di un edificio. Nonostante questo non mi sento definito dalle “etichette” in uso quando, non mi sento ad esempio un termotecnico, né un impiantista né uno strutturista.
La definizione che manca la dobbiamo forse andare a prendere in Germania, dove esiste il concetto di Bauphysik, che potremmo tradurre come “fisica degli edifici”.
In Italia questo concetto è ancora lontano dall’essere usato, compreso e valorizzato, in primis dagli operatori del settore, che spesso non capiscono l’importanza dell’integrazione tra il progetto termico, strutturale ed acustico.
Occuparsi di Bauphysik vuol dire conoscere la risposta dell’organismo edilizio alle sollecitazioni esterne e sapere come renderlo un luogo accogliente per le attività umane. Così come il medico conosce l’anatomia ed è in grado di prescrivere le terapie adatte per una determinata patologia, allo stesso modo chi si occupa della fisica degli edifici deve essere in grado di trovare le soluzioni progettuali adatte per garantire il corretto funzionamento del sistema edificio.
Per rispondere alle sfide presenti e future dell’edilizia è necessario un cambio di approccio e il concetto di “fisica degli edifici” deve necessariamente entrare a far parte del mondo della progettazione, della ricerca e delle costruzioni.