La consapevolezza dell’importanza di intervenire
sulla propria casa per ridurne i consumi energetici inizia ad essere diffusa anche
in Italia. Forse l’aumento dei costi dei combustibili ha dato un contributo in
tal senso, unitamente agli incentivi statali. Nonostante questo, il processo di riqualificazione dell’esistente sta
procedendo molto, troppo, lentamente.
Proseguendo con i ritmi attuali difficilmente si
riuscirà a rispettare l’obiettivo europeo (e necessità sociale ed ambientale)
di riduzione del 20% dei consumi energetici
entro il 2020. Per farlo è necessario un salto di qualità dell’azione
pubblica, va colmato quel vuoto tra gli obblighi normativi nazionali e
regionali e l'impegno dei singoli cittadini.
E’ dunque necessaria un'azione su scala territoriale promossa in primo luogo dai Comuni, che sono la naturale
interfaccia tra il cittadino e lo Stato. E’ auspicabile che i Comuni, o meglio ancora
che raggruppamenti di Comuni, si dotino ad esempio di un allegato energetico al regolamento edilizio comunale che "sproni"
ulteriormente alla riduzione dei consumi, e si prendano realmente in carico
della loro funzione di controllo nel
rispetto delle normative sovraimposte, che si dedichino, e questo è
fondamentale, alla formazione ed
informazione dei cittadini e dei tecnici per renderli realmente consapevoli
delle potenzialità insite nel recupero energetico degli edifici.
Queste azioni devono essere inquadrate in piani energetici comunali e sovracomunali
che traccino la via da seguire per la riduzione dei consumi. In questo senso la
massiccia adesione al Patto dei Sindaci (www.pattodeisindaci.eu) dei Comuni Italiani è un fatto incoraggiante, allo stato attuale però
l’adesione rischia di essere solo formale. Bisogna trasformare in azioni
concrete gli impegni presi sulla carta.
E’ chiaro che in questo periodo di dissesto
economico delle amministrazioni locali è un grande sforzo quello che si auspica,
però il tema del risparmio energetico
deve diventare priorità all’interno della pianificazione locale. Perché
l’emergenza ambientale ed energetica è adesso e la soluzione richiede tempo ed
impegno per essere messa in atto.
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